Yoga tantrico
Il corpo, il simbolo della trasformazione.
Nyasa: il massaggio che lo rende sacro.
Il tantrismo è principalmente poesia d’amore. Il suo linguaggio è esoterico, fatto di simboli e immagini che rimandano ai contenuti più profondi della psiche.
Gli opposti -nel mito Shiva e Shakti- con meravigliose metafore, si cercano da sempre per unirsi e manifestare la perfezione. Anelano al ricongiungimento: questa è la forza dell’innamoramento che muove il sacro fuoco della passione.
Dopo essersi riuniti, tornano a separarsi per potersi vedere, specchiandosi l’uno nell’altra e stimolarsi a vicenda.
Ciò in cui è carente lui viene compensato da lei; ciò che è confuso in lei viene chiarito da lui; alla mobilità fa eco la fermezza; la rigidità viene ammorbidita dal sapersi abbandonare e così -incessantemente- al fine di giungere a danzare tra spinte divergenti, tra posizioni che di primo acchito paiono lontane e diverse…
Il corpo non è mai separato dalla mente, semmai la potenzia e la induce alla “chiara visione”.
La passione che li unisce è estasi continua e va ben al di là degli aspetti erotici su cui -erroneamente- si soffermano alcuni. La passione implica “dimenticarsi di sè” ovvero tralascire aspetti consueti -solitamente poco appaganti- per considerare altro e convogliare in questo “altro” le energie o meglio nuove energie!
Essi rappresentano la dualità che normalmente sperimentiamo in vita e sovente ci travaglia, dal momento che non possediamo la capacità di andare oltre l’apparenza e non solo, non riusciamo a vedere quanto le polarità -nei vari aspetti della vita- siano uno stimolo per uscire dalla gabbia mentale e sperimentare altre parti dell’essere.
Automassaggiando il corpo o ricevendo il massaggio da altri, con rituale sacro del Nyasa -sovraimpressione- sarà possibile risvegliare la memoria cellulare e sperimentare l’ampliamento della coscienza.
Il Nyasa è un rito antichissimo in cui, oltre al massaggio che presuppone l’arte di sapersi rilassare, la ripetizione di sillabe sacre impresse in vari “Luoghi” del corpo, dona sacralità, “iniziando” la psiche a conoscenze precluse alla sola mente razionale.